Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

La grande bellezza (nascosta) dell’Italia

mantovaStoria e arte nei siti patrimonio dell’UNESCO

Con la Dr Kathleen Olive

Parte IV: Il Rinascimento italiano

Quando nel 2021 i celebri portici di Bologna sono stati inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, sono diventati la 58a proprietà italiana iscritta nella lista. Le città storiche, gli edifici, i paesaggi e persino le tradizioni culturali riconosciute dall’UNESCO in Italia sono la più grande concentrazione di iscrizioni per ogni singolo Paese: la Cina, il Paese con il secondo maggior numero di siti Patrimonio dell’Umanità, segue da vicino con 56.

Molti dei siti italiani Patrimonio dell’Umanità sono famosi e attirano migliaia di turisti ogni anno, dal centro storico di Firenze al sito archeologico di Pompei, all’Ultima Cena di Leonardo e alla Torre Pendente di Pisa. Ma che dire dei siti Patrimonio dell’Umanità italiani meno conosciuti? Cosa possiamo imparare sull’affascinante storia e cultura dell’Italia dai siti storici e dalle pratiche riconosciute dall’UNESCO che riflettono i diversi gruppi che hanno lasciato nel corso dei millenni le loro inconfondibili impronte culturali sulla penisola italiana?

In questa quarta parte del corso gli studenti viaggeranno virtualmente in Italia per esplorarne la storia, l’arte e la cultura in presentazioni illustrate su siti inseriti nel Patrimonio dell’Umanità probabilmente meno conosciuti, per celebrare la ‘grande bellezza’ dell’Italia nei suoi luoghi nascosti.

Sessione 1 (14 novembre): Ferrara (Emilia-Romagna)
Uno dei centri rinascimentali meno conosciuti d’Italia, questo ducato dell’Italia settentrionale fu in realtà uno dei più importanti punti di riferimento per il movimento culturale del XV e XVI secolo. Ferrara accolto artisti fiamminghi innovativi, ha sponsorizzato uno stile locale unico e vi hanno vissuto personalità diverse come Isabella d’Este e Lucrezia Borgia.

Sessione 2 (21 novembre): Pienza (Toscana)
Gli italiani del Rinascimento tornarono alle loro radici rimodellando le loro città secondo progetti ideali di ispirazione classica. La toscana Pienza, o Corsignano com’era conosciuta a suo tempo, fu interamente rimaneggiata nel XV secolo dalla corte di papa Pio II, edurbino è oggi uno dei più bei microcosmi dello stile rinascimentale. La regione della Val d’Orcia, in cui si trova, è riconosciuta anch’essa dall’UNESCO, anche grazie all’impegno di Iris Origo.

Sessione 3 (28 novembre): Urbino (Le Marche)
Forse non meno conosciuta, ma meno visitata in quanto un po’ più remota, Urbino è un’altra città rinascimentale ideale. Urbino è il frutto della visione dello straordinario capitano militare e duca Federico da Montefeltro. Il suo palazzo, decorato con le opere di Paolo Uccello e Piero della Francesca, e il suo studiolo a intarsio, è perfettamente conservato e ancora circondato da alcuni dei paesaggi più belli d’Italia.

Sessione 4 (05 dicembre): L’Ultima Cena di Leonardo (Milano, Lombardia)
Anche in questo caso si tratta di un’opera conosciutissima ma altrettanto poco compresa: molti infatti sostengono che non ha molto senso visitare L’Ultima Cena danneggiata di Leonardo a Milano in quanto gravemente danneggiata. Ma al di là della folla – e della straordinaria storia della sua conservazione – questo affresco rimane una delle opere più influenti di Leonardo e, a meno di dieci minuti a piedi da esso, ci sono altri tre siti che forniscono il contesto perfetto per comprenderne la storia e l’impatto.

Sessione 5 (12 dicembre): Mantova e Sabbioneta (Lombardia)
Mantova ha ospitato un’altra corte rinascimentale dell’Italia settentrionale, la cui famiglia ducale ha sponsorizzato le carriere di Leon Battista Alberti, Andrea Mantegna e Giulio Romano, e le cui collezioni d’arte hanno ispirato artisti eminenti come Tiziano e Rubens. Sia a Mantova che nella piccola corte di Sabbioneta, i primi teatri incoraggiarono l’innovazione di musicisti e drammaturghi, tra cui Claudio Monteverdi, e cambiarono il modo in cui vediamo ed ascoltiamo la musica quest’oggi.

Il corso si terrà in inglese presso l’Istituto

Ciascuna ora di lezione sarà seguira da 30 minuti di discussione

kathleen oliveDocente: Dr Kathleen Olive

La Dr Kathleen Olive è una storica della cultura con un dottorato di ricerca in Italianistica presso l’Università di Sydney. Ha vissuto e studiato per alcuni anni in Italia, e ha insegnato lingua, storia e cultura italiana presso la University of Sydney e la University of Technology di Sydney. L’edizione da lei curata insieme a Nerida Newbigin del Codex Rustici, celebre manoscritto del XV secolo, è stata ufficialmente donata della Curia fiorentina a Papa Francesco in occasione della sua prima visita a Firenze nel 2015. Kathleen ha guidato tour culturali in Italia, Spagna, Francia, Giappone e negli Stati Uniti a partire dal 2003, ed insegna presso l’Australian Decorative and Fine Arts Society (ADFAS). È molto conosciuta per le sue conferenze sulla storia e l’apprezzamento dell’arte.

COSTO: $125 (non verranno applicati sconti)

Scarica l’opuscolo QUI.

Per iscriversi scaricare QUI il modulo d’iscrizione, compilarlo e spedirlo astudenti.iicsydney@esteri.it

Per ulteriori informazioni: (02) 9261 1780

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura