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Pirandello e la dissoluzione della personalità

Celebrazioni del 150esimo anniversario dalla nascita di Luigi Pirandello

Conferenza del Professor Remo Bodei.

Il noto filosofo italiano Remo Bodei terrà una conferenza presso il Department of Italian della University of Sydney sulla figura del grande scrittore italiano Luigi Pirandello.

Seguendo le posizioni di alcuni “medici-filosofi” francesi (Théodule Ribot, Paul Janet e Pierre Binet), che alla fine dell’Ottocento avevano distrutto l’immagine di un io monolitico e di un’anima immortale, Pirandello ha spinto sino al virtuosismo l’analisi delle scissioni della coscienza, ha descritto il prodursi di personalità sdoppiate o multiple e ha trattato con acume le fratture e le deformazioni psichiche. Ha così sperimentato le configurazioni della coscienza scissa di un individuo, simultaneamente o alternativamente sedotto dalla tranquillizzante sicurezza di essere “uno”, dall’angoscia e dallo sconcerto di accorgersi di essere “centomila” e dal sollievo derivante dall’ascetica decisione di azzerarsi per essere “nessuno”. Ben sessanta opere di Pirandello – tra racconti, romanzi e drammi – trattano della scissione (duplicazione o moltiplicazione), della perdita (vera o simulata, come nel romanzo Il fu Mattia Pascal) che scopre di non essere unica e compatta. La società ci incatena al principio di individuazione perché vuole vincolarci alle nostre azioni e ai nostri pensieri (in quanto preludi all’agire), fissarci a un unico e permanente io. La natura fissa ciascuno in determinate fattezze corporee, attribuendogli determinate ascendenze familiari; la società pretende poi di classificarlo secondo propri parametri. Entrambe, però, cospirano nel trasformarlo in un “individuo”, perché lo vogliono – alla lettera – indivisibile e sempre uguale a se stesso, ossia “integro”, cosciente, responsabile.

bodei 2Remo Bodei è nato a Cagliari nel 1938. Dopo essersi laureato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha perfezionato la sua preparazione teorico-storico-filosofica a Tubinga, Freiburg in Breisgau, Heidelberg, Bochum e Berlino. Grande figura della filosofia contemporanea, è attualmente professore emerito dell’Università di Pisa, dove ha tenuto la cattedra di storia della filosofia fino al 2005. È altresì visiting professor presso l’Università della California, Los Angeles, dove dal 2005 al 2011 ha ricoperto il ruolo di professore di filosofia. È stato visiting professor in diverse università, sia in Europa che all’estero (Ottawa University, Toronto University, New York University, Université Libre de Bruxelles, École Normale Supérieure of Paris, Universitat de Girona, Universidad Autónoma de México).

Gli interessi scientifici di Remo Bodei si sono inizialmente focalizzati sulla filosofia classica tedesca, sull’idealismo e l’estetica della “Goethezeit“. Successivamente la sua ricerca si è concentrata sulla cultura e la politica della Rivoluzione Francese, la teoria e la storia delle passioni e delusioni, la memoria, l’oblio e la costruzione dell’individualità. Sul tali argomenti ha pubblicato numerosi libri, tradotti in molte lingue. Fra i più noti, La geometria delle passioni (1997), Le logiche del delirio. Ragione, affetti, follia (2002), Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze (2002), Immaginare altre vite (2013).

Remo Bodei parla inglese, francese, tedesco e spagnolo e fa anche parte di numerose associazioni scientifiche internazionali. È inoltre Grande Ufficiale della Repubblica Italiana e Chevalier des Palmes Académiques della Repubblica Francese. Dal 2015 è socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei per la classe di Scienze Morali, Storiche e Filosofiche.

La conferenza sarà tenuta in italiano.

Prenotazione obbligatoria: www.eventbrite.com

  • Organizzato da: Department of Italian Studies, University of Sydne
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura