L’Istituto Italiano di Cultura è lieto di comunicare a soci, sudenti ed amici che anche per il 2022 la collaborazione con il Jewish International Film Festival è stata rinnovata.
Una collaborazione ben collaudata che ha permesso all’ente locale organizzatore di inserire nel corso degli anni alcuni dei film italiani o riguardanti l’Italia più significativi, che trattano di argomenti relativi all’ebraismo, all’antisemitismo e all’Olocausto.
Per questa edizione del Festival – che è stata rinviata l’anno scorso a causa della pandemia – l’Istituto è lieto di supportare la proiezione presso il Cinema Ritz di Randwick del film Syndrome K, una co-produzione italo-statunitense del 2019 diretto dal regista americano Stephen Edwards. Questo toccante documentario racconta per la prima volta una storia vera e poco conosciuta: nel 1943-44, durante l’occupazione nazista di Roma, tre coraggiosi medici italiani salvarono la vita di molti ebrei convincendo i nazisti che alcuni pazienti ebrei nel loro ospedale – il Fatebenefratelli situato a due passi dal Vaticano – erano stati contagiati da una micidiale malattia che chiamavano Sindrome K. Una Sindrome K mai esistita, e completamente fittizia, che , ironia della sorte, sará l’unica orribile malattia nella storia umana che ha effettivamente salvato delle vite. Questo toccante documentario presenta interviste a sopravvissuti e discendenti di sopravvissuti, tra cui il 98enne Adriano Ossicini, l’ultimo medico sopravvissuto, e Pietro Borromeo, figlio del primario dell’ospedale.
Syndrome K verrà presentato al pubblico in sala dall’Associate Prof. Jane Mills, della University of Sydney, critica cinematografica ed esperta in cinematografia, Cinema della First Nation, alfabetizzazione cinematografica, media visivi e comunicazione, censura.
Per ulteriori specifiche sulle proiezioni e per prenotare visitare il sito del Cinema Ritz di Randwick: