Antenna Documentary Film Festival
La nona edizione dell’Antenna Documentary Film Festival, con cui l’Istituto Italiano di Cultura collabora ormai da anni, si terrà a Sydney fra il 17 e il 27 ottobre. Nel corso di undici giorni il Festival presenterà una selezione di alcuni fra i migliori documentari sia australiani che internazionali e una rassegna di shorts alla presenza di importanti ospiti internazionali.
L’edizione di quest’anno del Festival ospiterà due film italiani, Selfie di Agostino Ferrente e The Disappearance of My Mother di Beniamino Barrese. Grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura i due registi saranno presenti al Festival e prenderanno parte a delle sessioni di Q&A al termine delle proiezioni.
Selfie di Agostino Ferrente, 2018, 77’
- Venerdì 18 ottobre, ore 14.00 @ Parramatta Theatre
- Sabato 19 ottobre, ore 18.00 @ Chauvel
- Domenica 26 ottobre, ore 20.00 @ Dendy Newtown
Selfie è la storia di Alessandro e Pietro, che hanno 16 anni e vivono nel Rione Traiano di Napoli. Sono amici fraterni, abitano a pochi metri di distanza, uno di fronte all’altro, separati da Viale Traiano dove Davide, un ragazzo coetaneo dei due, è stato ucciso da un carabiniere che lo aveva scambiato per un latitante. I due hanno accettato la proposta del regista di riprendersi con il telefonino raccontando così la loro quotidianità di ragazzi come tanti altri nel mondo. Aiutati dalla guida del regista, i due interpretano sé stessi, oltre che fare da cameramen, guardandosi sempre nel display del cellulare. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Festival Internazionale dei Cinema di Berlino del 2019 e ha successivamente vinto il Premio per il Miglior Documentario al Luxembourg City Film Festival.
Agostino Ferrente è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, direttore artistico e produttore musicale. Originario della Puglia, ha studiato al DAMS di Bologna ed attualmente risiede a Roma. È noto per Intervista a mia madre (2000), L’orchestra di Piazza Vittorio (2006) e Le cose belle (2013).
The Disappearance of My Mother di Beniamino Barrese, 2019, 94’
- Domenica 20 ottobre, ore 16.00 @ Chauvel
- Giovedì 24 ottobre, ore 19.00 @ Verona
Modella iconica dalla New York degli anni ’60, musa di Andy Warhol, Salvador Dalí, Richard Avedon e Irving Penn, femminista militante in Italia negli anni ’70, madre sola di quattro figli, giornalista, scrittrice e poi docente universitaria di Antropologia della Moda, a 75 anni Benedetta Barzini è stanca dei tanti ruoli in cui la vita l’ha costretta e ha deciso di lasciare tutto, per scomparire in un luogo lontano in cui nessuno potrà più trovarla. Turbato da questa risoluzione – radicale, quanto indefinita – suo figlio Beniamino comincia a filmarla, con l’intenzione di realizzare un film su di lei che possa tramandarne la memoria e insieme trattenerla a sé il più a lungo possibile. Incontrando la ferma opposizione di Benedetta, il progetto diventa velocemente un campo di battaglia in cui madre e figlio si aiutano e si ostacolano a vicenda nel tentativo di scrivere l’ipotesi di una separazione inevitabile, difficile da accettare e forse impossibile da raffigurare.
Beniamino Barrese è nato a Milano nel in 1986. Si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Milano, in Economia Politica Internazionale al King’s College London e in Cinematografia alla National Film and Television School di Beaconsfield. Dal 2011 lavora come fotografo, direttore di fotografia e regista, filmando e dirigendo shorts e video musicali e promozionali.
Per informazioni e biglietti visitare il sito del Festival: