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I bambini nel mondo del lavoro. La denuncia di Giovanni Verga in “Rosso Malpelo”

logo settimana della lingua nuovoConferenza della Dr Annamaria Pagliaro (Monash University. Melbourne)

XXII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo

La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo giunge quest’anno alla sua XXII edizione. La manifestazione di respiro globale fortemente voluta e supportata dal Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, si articola in molteplici eventi organizzati dalla rete degli Istituti Italiani di Cultura dislocati sui cinque continenti, in collaborazione con tutti gli attori del Sistema Paese ed è caratterizzata da un tema conduttore che cambia ogni anno.

Il tema del 2022 è L’italiano e i giovani. Come scusa? Non ti followo, un ibrido linguistico che esplicita il desiderio di esplorare le modalità con cui i linguaggi e gli strumenti di comunicazione stanno evolvendo attraverso le nuove generazioni.

Nel 2022, peraltro, ricorre il centenario della scomparsa del grande autore siciliano Giovanni Verga. L’Istituto ha così pensato di farrosso malpelo convergere la ricorrenza verghiana con il tema della Settimana della Lingua ed è lieto di presentare, tra i vari eventi organizzati dall’Istituto di Cultura di Sydney una conferenza/lezione della Dr Annamaria Pagliaro della Monash University di Melbourne dal titolo: I bambini nel mondo del lavoro. La denuncia di Giovanni Verga in “Rosso Malpelo”.

“Aveva i capelli rossi perché era un ragazzo cattivo e cattivo che aveva promesso di trasformarsi in un mascalzone di prim’ordine”. Questa presentazione esplora la rappresentazione del Sud italiano di Giovanni Verga concentrandosi su uno dei suoi racconti di maggior successo dalla sua raccolta Vita dei campi (1880), Rosso Malpelo. Importante scrittore naturalista italiano dell’Ottocento, Verga porta nella letteratura italiana strategie narrative estremamente moderne, un uso rivoluzionario del linguaggio e temi controversi avvincenti, come in questo caso particolare, lo sfruttamento dei bambini nelle miniere di zolfo in Sicilia. Attraverso il ritratto psicologico di un bambino, l’autore esplora una visione particolarmente darwiniana delle lotte per la sopravvivenza e del meccanismo di organizzazione sociale in un ambiente rurale molto impoverito. Prendendo in considerazione alcune questioni chiave relative alla ricezione critica dell’opera di Verga, si considererà fino a che punto il racconto di Verga possa essere considerato una denuncia del Sud rivolta al Regno d’Italia appena unificato per le condizioni sociali inadeguate che affliggono la Sicilia dell’epoca.

annamaria pagliaroAnnamaria Pagliaro è Senior Lecturer in Italian Studies presso la Monash University. È stata Direttore Accademico del Centro Universitario di Prato della Monash dal 2005 al 2008 nonché membro del primo gruppo di lavoro per la costituzione del Centro stesso. Una collaborazione che prosegue come appartenente al Gruppo Consultivo. Coordina e insegna anche il Corso di Italianistica a Prato nei mesi di gennaio e febbraio. Prima di entrare alla Monash University nel 1991, ha insegnato alla La Trobe University e all’Università di Melbourne. Ha completato un Master of Arts e un dottorato di ricerca presso l’Università di Melbourne. I suoi interessi di ricerca e supervisione riguardano la letteratura italiana dell’Ottocento e dell’inizio del Novecento, la teoria letteraria, gli studi di genere e il teatro italiano. Ha pubblicato ampiamente sullo sviluppo del romanzo del XIX secolo, dal Verismo Italiano al Modernismo. È membro del comitato editoriale della rivista con sede a Melbourne Spunti e Ricerche e ha curato diversi volumi per la rivista Annali della Fondazione Verga.

Giovanni Verga (Catania, 2/09/1840 – Catania, 27/01/1922) è stato uno scrittore, drammaturgo, drammaturgo e senatore italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del Verismo. Di nobili natali, visse in un ambiente di tradizioni liberali. Si dedicò inizialmente alla scrittura di romanzi avventurosi su influsso delle opere di Dumas padre e in seguito ad altri di argomento passionale tra cui Storia di una capinera che riscosse un discreto successo. Si trasferì a Firenze nel 1869 e 3 anni dopo a Milano dove frequentò circoli letterari conoscendo Arrigo Boito e Giuseppe Giacosa. Con la novella Nedda si attuò la sua conversione al Verismo che lo condusse a scrivere nel 1881 la sua opera più completa I Malavoglia che con Mastro-don Gesualdo del 1889 costituiscono due fra i più notevoli romanzi della letteratura italiana. La nuova concezione verista di Verga pose il cardine dell’opera letteraria sulla “sparizione” dell’autore, facendo in modo che nella narrazione i fatti si sviluppassero da soli, come per una necessità spontanea. Ilmacquarie logo linguaggio di Verga è rude e spoglio come un riflesso del mondo che rappresenta, fatto sia di povera gente come ne I Malavoglia, sia di ricchi come in Mastro-don Gesualdo, tutti comunque dei “vinti” nella lotta quotidiana della vita. Lo scrittore si occupò anche di teatro, sceneggiando alcune sue novelle di cui la più famosa è Cavalleria rusticana musicata in seguito da Pietro Mascagni. Verga divenne Senatore del Regno d’Italia nel 1920 su nomina del re Vittorio Emanuele III.

Ingresso libero. Posti limitati.

Prenotazione necessaria: www.eventbrite.com.au

Partecipazione via ZOOM: https://macquarie.zoom.us/j/84516523224